venerdì 25 maggio 2012

Proposta N. 1 – Rinnovare la macchina organizzativa comunale


Gent.mo Sindaco Di Iasio,

la nuova legislatura è al suo nascere e, nonostante il dopo elezioni possa suscitare sempre sentimenti contrastanti, come speranza, delusione, voglia di fare o senso di rivalsa, noi riteniamo utile, pur essendo forza politica di opposizione extraconsiglio comunale, per la nostra comunità sperare in un quinquennio produttivo all’insegna del dialogo, della comprensione reciproca e dello sviluppo umano, culturale, economico e sociale della nostra amata città. A tal fine ci permetteremo di sottoporLe di tanto in tanto delle proposte sui temi che riterremo più importanti e più utili per il raggiungimento di quello che certamente può essere definito un obbiettivo condiviso: il bene comune.
La nostra prima proposta riguarda la pianta organica comunale. Per una giunta che voglia ben cominciare la traversata della legislatura, riteniamo sia indispensabile e irrinunciabile cominciare mettendo mano alla macchina organizzativa dell’Ente Comune.
Da lunghi anni l’obbiettivo di rivedere la pianta organica comunale in modo compiuto e funzionale agli obbiettivi da raggiungere è stato un intento solo annunciato e mai realizzato. Gli unici cambiamenti operati nell’ultimo decennio hanno dato sempre l’idea di essere piegati a logiche di natura politico-clientelari, piuttosto che essere rivolti al soddisfacimento delle esigenze di competenza ed efficienza di cui tanto necessita il nostro territorio. Una macchina che vuole fare un lungo viaggio non può sottrarsi dal fare una revisione completa ed accurata. A nostro avviso sarebbe necessario intervenire secondo le seguenti principali direttrici:
1) Diminuzione del numero di settori e dei servizi ad essi collegati - attualmente l’organigramma comunale presenta 7 settori e 17 servizi, un numero eccessivo che negli anni ha generato molta dispersione, il malcostume dello scaricabarile e un grande spreco di risorse pubbliche. È necessario, quindi, operare una riduzione ben congeniata che abbia come intento quello di rendere la macchina organizzativa comunale funzionale agli scopi da raggiungere. Non siano, almeno per una volta, da guida per la realizzare di tale obbiettivo la voglia di operare punizioni o favoritismi. Non neghiamo di avere un’idea precisa di come potrebbe essere strutturata la nuova pianta organica, ma sarebbe, oltre che irrituale, anche irrispettoso sostituirci a quello che rappresenta un preciso compito di chi amministra. Naturalmente se Lei e la sua giunta lo vorranno non ci sottrarremo dall’entrare nei dettagli dell’argomento.
2) Definire un piano dettagliato degli obiettivi e della performance - L’articolo 169 del D.Lgs 267/2000 dispone quanto segue: “Sulla base del bilancio di previsione annuale deliberato dal Consiglio, l’organo esecutivo definisce, prima dell’inizio dell’esercizio, il piano esecutivo di gestione, determinando gli obiettivi di gestione ed affidando gli stessi, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi. Il Piano esecutivo di gestione contiene una ulteriore graduazione delle risorse dell’entrata in capitoli, dei servizi in centri di costo e degli interventi in capitoli”. Con il Piano Esecutivo di Gestione, cosiddetto PEG, la Giunta comunale assegna ai capi settore gli obiettivi per il nuovo anno e le risorse umane, finanziarie e strumentali per realizzarli. Va da sé che la giunta comunale per affidare degli obbiettivi deve averli prima di tutto essa stessa. Un PEG raffazzonato rivela di solito il grado di improvvisazione di un’amministrazione e consente ai capi settore di decidere quali obbiettivi realizzare a quali trascurare sostituendosi, di fatto, a chi è stato democraticamente eletto e ha avuto il mandato per amministrare. Questo accade quando il livello politico è debole e male organizzato.
Il PEG contiene al suo interno il Piano della Performance (PdP), un documento di programmazione introdotto e disciplinato dal Decreto Legislativo 150/2009 (Riforma Brunetta) nel quale vengono esplicitati, a partire dagli indirizzi politici, gli obiettivi strategici, operativi e di miglioramento legati all’attività ordinaria. Per ciascuna area di attività (centro di costo) possono essere selezionati degli indicatori utili alla misurazione e alla valutazione della performance organizzativa che aiuta a comprendere come viene gestito un determinato servizio e in generale l’ente nel suo complesso. Esso permette, inoltre, la misurazione e la valutazione della performance individuale del capo settore, del capo servizio fino all’ultimo dipendente, in modo da comprendere sia il grado di soddisfazione espresso dagli utenti fruitori, cioè i cittadini, in merito ai servizi erogati sia il livello di efficienza, efficacia e qualità delle prestazioni rese dal personale di quel servizio. È utile rammentare che per le figure apicali il raggiungimento degli obbiettivi fissati, o di parte di essi, si traduce in un aumento dello stipendio base. Non avrebbe senso, a nostro avviso, continuare nella consolidata prassi di elargire risorse pubbliche anche quando tali obbiettivi non sono stati raggiunti o, peggio, non sono stati assegnati o mal programmati.
Il Piano della Performance fornisce un quadro trasparente dei principali risultati che il Comune intende perseguire nell’esercizio dei miglioramenti attesi a beneficio dei cittadini utenti e consente a ognuno di disporre degli elementi utili alla misurazione e alla valutazione della prestazione attesa dal Comune.
3) Modifica Statuto Comunale - Da oltre 5 anni il nostro comune è in attesa di rivedere lo Statuto Comunale riadattandolo ad un comune come il nostro che da tempo è passato sotto la soglia dei 15.000 abitanti. È utile ricordare che lo Statuto Comunale è la carta fondamentale di un Comune e ne regola l’ordinamento generale, nell’ambito dei principi fissati dalla legge, disciplinando il funzionamento degli organi di governo comunali, la partecipazione dei cittadini all’attività politico-amministrativa, il diritto di accesso dei cittadini alle informazioni e ai procedimenti amministrativi, gli indirizzi per la gestione dei servizi pubblici comunali, le forme di collaborazione del Comune con gli altri enti, l’organizzazione degli uffici e del personale.
Il suo mancato rinnovamento, quindi, rischia di inibire tutte queste prerogative, limitare il corretto funzionamento dell’Ente e rappresentare un vulnus democratico senza precedenti per la nostra comunità.
 Caro Sindaco, consapevoli delle difficoltà che possono nascere nell’intraprendere tali obbiettivi, la spingiamo tuttavia a non rinunciarci perché chi ci rimetterebbe sarebbe, non solo la sua personale credibilità, ma soprattutto Monte Sant’Angelo e i suoi cittadini. Un vecchio adagio suggerisce che “chi ben comincia è a metà dell’opera
In attesa di un cortese riscontro da parte sua Le porgiamo i nostri migliori saluti.
  
Monte Sant’Angelo, 25 maggio 2012                       Sinistra Ecologia e Libertà
                                                                                       la segreteria cittadina

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