giovedì 10 febbraio 2011

DALLA CORTE DI ARCORE ALLA CORTE DI CILIBERTI

Mentre Silvio Berlusconi è impegnato nelle feste di Arcore con ragazze minorenni e non, Ciliberti è occupato nel gioco delle deleghe per superare l’ennesima crisi politica e cercare di tenere uniti i membri della capricciosa e stonata “Banda degli undici.
Ognuno ha una richiesta, ognuno pone una condizione (meglio sarebbe dire ricatto) per ottenere favori e concessioni per sé, per i parenti e per gli amici.
CHE VERGOGNA! Monte Sant’Angelo non ha mai conosciuto così tanto declino, così tanta indifferenza per i problemi dei cittadini e così tanta inadeguatezza istituzionale.
Vorremmo raccontare tutto ciò che sta accadendo nelle stanze di Palazzo di Città all’insaputa dei cittadini e nell’inconsapevolezza stessa di molti degli 11, che giocano a tenersi stretto potere e poltrone senza rendersi conto di quanti danni stanno provocando alla nostra comunità, ma sono così tante le scelte sbagliate, i ritardi nel prendere decisioni, le lungaggini amministrative e le incompetenze diffuse che non basterebbero nemmeno tutte le TV e i giornali di proprietà del monarca Berlusconi.
Ci limitiamo a suggerire ai nostri sprovveduti amministratori di sforzarsi, almeno in quest’ultimo anno di calvario che resta, di
1.     non fare ulteriori danni alle casse comunali;
2.     pensare di tanto in tanto ai cittadini che versano in condizioni disagiate;
3.     fare qualche scelta affinché le zone periferiche di Monte (Galluccio, Stamporlando e centro storico) possano diventare luoghi in cui la dignità dei cittadini venga rispettata;
4.     operare il giusto controllo affinché tutti gli atti prodotti siano concepiti secondo legge, scienza e coscienza.
I partiti di centro-sinistra oggi hanno la grande responsabilità di preparare un’alternativa credibile che sappia riaccendere di nuovo la speranza nei cittadini. È necessario quindi rompere ogni indugio e cominciare un dialogo sincero che porti a percorsi chiari, partecipati e concepiti alla luce del sole. Siamo certi che ci sono donne e uomini che possono traghettare Monte Sant’Angelo fuori dal pantano in cui l’ha portata Ciliberti. Il dialogo, il senso civico, la partecipazione e l’amore per la nostra città saranno i fari che ci potranno guidare per costruire non solo una coalizione che sappia vincere le prossime elezioni, ma che sappia anche amministrare gli interessi generali della comunità.
A Ciliberti e alla sua Banda consigliamo ciò che tutti gli italiani suggeriscono a Berlusconi:

DI-MI-SSIO-NI    DI-MI-SSIO-NI    DI-MI-SSIO-NI