Il fallimento della giunta Ciliberti e della risicata maggioranza che la sostiene è sotto gli occhi di tutti:
1. ASSENZA DI PIANIFICAZIONE;
2. LENTEZZA NEL PRENDERE DECISIONI;
3. INEFFICIENZA AMMINISTRATIVA;
4. CRISI POLITICA PERMANENTE;
5. MANCANZA DI NUMERI PER GOVERNARE.
Ma nonostante tutto hanno deciso di andare avanti fino a fine mandato, in barba al dissenso generale e al giudizio negativo espresso da tutti i cittadini. Ci chiediamo, e con noi numerosi cittadini, cosa spinge queste 11 persone ad ostinarsi a restare aggrappati alle loro poltrone?
La risposta emerge chiara dall’analisi degli argomenti contenuti nelle delibere di Giunta e di Consiglio comunale. Tolti gli obbietti obbligatori per legge, gli altri argomenti interessano ora uno ora l’altro consigliere, ora l’uno ora l’altro assessore. Esempio ne è il Consiglio comunale di lunedì 29 novembre.
A. Per la 6° volta viene proposto al Consiglio comunale l’approvazione del “Piano di recupero Zot. B/2 Variante di iniziativa pubblica Via Celestino V ai sensi della L.R. 56/80”; argomento che riguarda la futura casa dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mimmo Ciuffreda;
B. Per la 6° volta il Consiglio comunale deve discutere dello Schema di convenzione del piano di lottizzazione Zot., C3 – Macchia – Località “Celebra” fortemente voluto e sponsorizzato dal PDL. Perché tanta insistenza per una lottizzazione a Macchia che non si inserisce nel contesto di una programmazione generale e che aggiungerà solo altro cemento selvaggio ad un territorio già abbondantemente saccheggiato?
C. Per la 4° volta viene portata in consiglio la delibera dal titolo “Acquisto immobile sito – in Via Estramurale, N 62 adibita ad officina Meccanica. Permuta suolo comunale in zona Sant’Antonio Abate. Contrazione Mutuo”. Questo argomento è sponsorizzato dal consigliere Vincenzo Totaro che, nonostante non ricopra la carica di assessore, in più circostanze ha posto la condizione politica della sua approvazione. Ora, o l’assessore al ramo non è capace di portare avanti l’argomento o il consigliere Vincenzo Totaro ha altri motivi, a noi tutti ancora sconosciuti, per essere così interessato a questo tema.
CAMBIAMO MUSICA