martedì 28 giugno 2011

SAN MICHELE CI PORTA NELL’UNESCO, ORA RECUPERIAMO IL TEMPO PERDUTO

La Celeste Basilica di San Michele Arcangelo diventa patrimonio dell’umanità! Un riconoscimento non solo al valore culturale di questo bene, ma anche alla fede millenaria che da secoli porta milioni di fedeli a visitare la suggestiva Grotta Sacra.
Un successo straordinario che deve diventare motivo di gioia e soddisfazione per tutti i cittadini di Monte Sant’Angelo che, da oggi, avranno l’orgoglio e la responsabilità di preservare un bene che appartiene non solo alla nostra città, ma a tutta l’umanità.
Compito di chi amministra oggi Monte Sant’Angelo, e di chi l’amministrerà in futuro, è quello di attuare politiche che sappiano far diventare questo riconoscimento un valore aggiunto e non un semplice distintivo di cui fregiarsi. Riteniamo, infatti, sia necessario adoperarsi per:
·         far diventare tutti i cittadini partecipi del fatto che l’inserimento della nostra città nella Lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità è un risultato che coinvolge tutti;
·         attivare il “comitato UNESCO”, non solo sulla carta, affinché possa cominciare il suo lavoro e fornire suggerimenti utili per le future scelte amministrative;
·         attivare percorsi virtuosi che consentano di fare scelte politiche partecipate per creare un sistema turistico-culturale che sappia creare nuove opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale per la nostra città;
·         avviare un dialogo con tutte le componenti della città (partiti politici, associazioni, parrocchie, scuole e sindacati) per costruire insieme il nuovo Piano Urbanistico Generale che sappia coniugare la necessità di rispettare e valorizzare i luoghi Patrimonio dell’Umanità con la necessità di creare nuove opportunità di sviluppo economico, sociale e demografico.

Per Monte Sant’Angelo si è aperta una nuova sfida, tutti sono chiamati a raccoglierla con entusiasmo e senso di responsabilità. Agli amministratori il compito di fare da guida con serietà, competenza e senso civico in questo arduo ma entusiasmante nuovo percorso.

martedì 21 giugno 2011

Il GALLUCCIO DAY: una giornata dedicata ai problemi di un quartiere dimenticato

Domenica 19 giugno, presso la villa comunale, Sinistra Ecologia e Libertà ha organizzato il Galluccio Day, una giornata evento dedicata ai problemi di un quartiere di nuova costruzione, il Galluccio appunto, che da oltre 10 anni non riesce a decollare.
L’evento si è aperto con l’inaugurazione di una mostra fotografica dal titolo “Il Galluccio 10 anni dopo”, che ha mostrato lo stato dei luoghi e i disagi che i cittadini, che vi abitano quotidianamente, sono costretti a vivere. In uno dei pannelli sono stati presentati anche i risultati di un sondaggio proposto ai cittadini il mese scorso per sapere la loro opinione in merito alla gestione amministrativa di questo quartiere.
Alle 19,00 è iniziato il dibattito che ha visto la partecipazione di un gran numero di cittadini tra i quali, come ci si poteva aspettare, cospicua la presenza dei residenti del quartiere interessato dall’argomento. Ad aprire il dibattito Donato di Bari, coordinatore cittadino di SEL che, dopo aver spiegato le ragioni dell’evento, ha riassunto i disagi quotidiani di quei cittadini che hanno deciso di andare ad abitare in questo nuovo quartiere e ha proposto di affrontare le problematiche del Galluccio non attraverso percorsi amministrativi ordinari, ma attraverso procedure di urgenza. Sono seguiti gi interventi dei rappresentati del quartiere, Pasquale Palumbo e Raffaella Totaro, che sono entrati nel merito alle numerose problematiche ancora irrisolte, e di vari cittadini che hanno voluto esprimere la loro opinione in merito.
A rispondere ai numerosi quesiti posti l’assessore ai lavori pubblici Mimmo Ciuffreda il quale, dopo essersi soffermato sulle cause che hanno portato allo stato di disagio attuale, ha spiegato che l’unico modo per giungere ad una soluzione definitiva per dare ai cittadini sicurezza e tutti i servizi oggi mancanti è trovare nuovi fondi, ma che tali fondi non possono essere presi dal bilancio comunale.
Nel dibattito sono emerse varie tematiche tra le quali l’utilizzo poco appropriato dei soldi versati dai privati e dalle cooperative per le urbanizzazioni, la debolezza della politica che si è mostrata troppo subalterna alle decisioni dei tecnici ai quali sono state attribuite le maggiori responsabilità di una gestione che ha portato al mancato decollo del quartiere Galluccio.
Franco Salcuni, presidente di Legambiente, ha evidenziato come scelte urbanistiche sbagliate possono condizionare negativamente la vita di un’intera comunità.
La speranza di tutti è che il dibattito e la lente d’ingrandimento posta da Sinistra Ecologia e Libertà sui problemi del quartiere Galluccio possano dare il via ad un rinnovato atteggiamento politico-amministrativo per trovare i percorsi giusti per la definitiva soluzione dei disagi ancora presenti in questa zona di Monte Sant’Angelo.
Non hanno fatto mancare la loro presenza i rappresentati di alcune forze politiche come Giuseppe Totato del movimento civico “È LA NOSTRA CITTÀ”, Pierpaolo D’Arienzo, coordinatore cittadino del PD, Giuseppe Ciuffreda, segretario dell’IDV e Matteo Meloro in rappresentanza dei Socialisti Dauni.
La serata si è conclusa con una pettolata e il concerto di tre Band locali, Pink Folk, Bunga Bunga Band e Cugini di Montagna, che hanno offerto a tutti i partecipanti il piacere di trascorrere una serata dell’estate montanara in modo allegro e sereno.